Bullismo femminile: quali conseguenze, quali cause, come accorgersene

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Il bullismo femminile si serve della violenza psicologica più che di quella fisica per danneggiare chi ne è vittima. Per distruggere la vita delle loro coetanee, le ragazze usano il pettegolezzo, la critica e l’isolamento sociale, prendendo di mira ciò che per una ragazza è di primaria importanza in questa fase della vita: le relazioni con le sue coetanee. Quali sono le conseguenze di questa violenza che di rado usa i pugni? Quali sono le cause? E come è possibile per un genitore accorgersene?

 

Bullismo femminile - conseguenze, cause, come accorgerseneQuali le conseguenze del bullismo femminile?

Subire la violenza psicologica racchiusa nel bullismo femminile ha conseguenze atroci. La vittima sente di essere sola al mondo, che tutti ce l’hanno con lei, non solo la bulla, e che se lo merita: è colpa sua se le cose stanno così.

A lungo andare, le vittime perdono autostima, soffrono d’ansia e di problemi somatici o sono depresse, sviluppano un’avversione per la scuola e si inventano mille motivi per non andarci ed evitare così la vittimizzazione.

Nei casi più gravi di bullismo femminile le cose vanno in modo ancora più drammatico e le conseguenze diventano letali. Come per Dawn-Marie Wesley che, a quattordici anni, si è impiccata con il collare del suo cane. Il fratello è andato a chiamarla per la cena e l’ha trovata così. Dawn-Marie non ce la faceva più a sopportare  le tre compagne di scuola che, tutti i giorni, la spaventavano e la minacciavano.

Anche i bulli pagano un costo altissimo. Gli studi sinora svolti riguardano le conseguenze a medio e lungo termine per i bulli maschi: i bulli tendono ad assumere comportamenti devianti come l’abuso di alcool o l’assunzione di sostanze, a scuola il loro rendimento è inferiore a quello dei loro coetanei e rischiano di entrare in una escalation di violenza che potrebbe portarli a episodi di vandalismo, furti, piccola criminalità, quando non a problemi seri con la legge.

 

Quali le cause del bullismo femminile?

Perché accanirsi contro un’altra persona in questo modo? Quali sono le cause? Il bullismo femminile, al pari di quello maschile, consente a bulle e bulli di:

  • accrescere il proprio prestigio tra i pari;
  • essere più popolari e avere maggiore potere sugli altri;
  • salvaguardare o migliorare la propria posizione sociale (status).
Bullismo femminile a scuola - poster del Ministero

Uno dei poster contro il bullismo proposti dal Ministero

Sono tutti fattori che si legano a dinamiche di dominanza all’interno di un gruppo. Le dinamiche di dominanza si creano non solo nei gruppi umani ma anche nei gruppi di animali, in cui i ruoli sono organizzati in modo gerarchico: ad esempio, tra alcune scimmie, la femmina dominante (femmina alfa) stabilisce forti legami sociali ed è considerata una guida, imitata e seguita dagli altri componenti del branco, sia maschi che femmine.

Le cause del bullismo femminile (come quello maschile) sono di natura sociale e il bullismo si può considerare un modo per emergere nel gruppo dei propri pari e controllarlo, in assenza di altre strategie per raggiungere questo scopo.

A ciò si aggiunge il fatto che le varie tattiche di distruzione dell’altra persona consentono ai bulli e alle bulle di  mettere alla prova le loro abilità e affermare l’autonomia dal mondo adulto, anche in questo caso in assenza di altri modi mediante cui affermare se stessi e risolvere i conflitti interpersonali.

 

Come accorgersene?

Una ragazza vittima di bullismo probabilmente non ne parlerà con nessuno, certa del fatto che le cose possano soltanto peggiorare. Il più delle volte i genitori possono rendersi conto dell’esistenza del problema a partire dall’osservazione di alcuni cambiamenti nella figlia. La figlia infatti:

  • non vuole più andare a scuola e studia meno;
  • ha spesso mal di pancia o mal di testa e li usa come scusa per non andare a scuola;
  • non esce più da casa;
  • nessuno viene a trovarla a casa;
  • non è invitata a uscire, alle feste etc.;
  • si veste in modo diverso da prima;
  • fa fatica ad addormentarsi;
  • cambia abitudini alimentari;
  • è depressa o preoccupata.

La prima cosa da fare è appunto rompere il muro del silenzio su questo argomento. Considerata la difficoltà nel parlarne, è inutile se non controproducente fare delle domande dirette che vadano dritte al punto. Meglio fare domande più generali su cosa si fa a scuola, come sono i compagni, etc.

La cosa fondamentale è che la vittima si senta sostenuta e, ad esempio, non venga criticata perché debole o incapace di difendersi. C’è già lei a massacrarsi con questi rimproveri.

 

Per approfondire

Simmons R. (2011). Odd girl out. The Hidden Culture of Aggression in Girls. Houghton Mifflin Harcourt, New York.

Bullismo femminile: ragazze che aggrediscono ragazze

Di cosa hanno paura gli adolescenti? Del cyberbullismo

Hikikomori: isolarsi per troppa vergogna e dire no al conformismo

L’amicizia tra ragazze in adolescenza: la migliore amica

Quando un adolescente è depresso

 

Photo credit: Stock.xchng

 

Rosalia Giammetta, psicologa e psicoterapeuta, si occupa di adulti e adolescenti, a Roma. In particolare, è specialista in disturbi d’ansia e depressione e nella prevenzione dei comportamenti a rischio. Ha condotto numerose attività di formazione e ha pubblicato il volume L’adolescenza come risorsa. Per saperne di più, visita la sua pagina personale e leggi gli altri articoli .

Per consulenze psicologiche, psicoterapia, scrittura di progetti, seminari o altre richieste, puoi scriverle una mail su [email protected] oppure telefonarle al 349.8195168 e prendere un appuntamento.

 


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Rosalia Giammetta

Psicologa, psicoterapeuta a orientamento psicodinamico, specialista in disturbi d'ansia, esperta in psicologia dell'adolescenza e dinamiche di gruppo, progettista. Leggi gli altri articoli di Rosalia Giammetta.

13 Risposte

  1. Larisa ha detto:

    Penso che le forze del ordine devono aiutarci. Sopratutto a noi donne.

    • marco ha detto:

      le donne delle forze dell’ordine sono quelle che hanno trascinato con la forza un bambino di 10 anni Leonardo dalla scuola di padova contro la sua volonta’ ,come un mafioso .Non aspettarti nulla dalle forze dell’ordine eseguono solo i mandati del giudice

  2. daniele ha detto:

    buonasera a tutti sono un papa che e stato querelato per aver detto la verita ai genitori delle bulline ragazzine che dai 7 ai 11 anni hanno torturato mia figlia alle elementari , in questi anni abbiamo dovuto io e la mia ex moglie dormire a turno perche avevamo paura che nostra figlia volesse farla finita ,non voleva piu andare a scuola piangeva continuava a chiedersi perche gli facevano questo perche lei non faceva nulla di male ,e per giunta la maestra la metteva in castigo perche pensava fosse capricciosa ,sono 6 anni che mia figlia se ne e andata da quella scuola e sono 6 anni che mi batto in maniera civile per ottenere giustizia per lei , ma non ho ottenuto nulla e allora ho preso la palla al balzo su facebook e ho sparato a zero sapendo che la querela aggravata al fatto che usavo faceboook sarebbe arrivata e infatti sbam puntuale ,ma era cio che volevo per arrivare davanti al giudice per far giustizia per mia figlia ,mi pento solo di aver usato un mezzo pubblicitario potevo usare altri mezzi ma sono disperato perche so quello che mia figlia ha passato e quello che io e la mia ex moglie abbiamo dovuto fare per far capire a nostra figlia che lei non ha nulla che non vada ,so cosa ha passato perche ho subito il bullismo anche io da giovane solo perche avevo qualche kg di troppo e perche mia mamma veniva da un paese che ….e meglio che non lo dica altrimenti vi chiedete se nel 2016 esistono ancora certe credenze ,vi ringrazio per lo spazio che ci dedicate per parlare di questo problema molto pericoloso grazie

  3. mariafranca ha detto:

    Sarah io ho una figlia nelle tue condizioni e non smetto di dirle che cambiare scuola e fare nuove amicizie e’l unica via…fallo anche tu cambia regalati quello che meriti una nuova vita nuove amicizie e sopratutto parlane con un adulto che ti possa proteggere

  4. luca ha detto:

    ciaooo io sono un ragazzzo molto giovane di 17 anni il consioglio che dò a sarah è che stia tranquillla perchè la stesssa cosa è successsa anche a me io sono in una scuola di tuttte donnne in classe sono lunico maschio sai comè avvvolte mi è successso che mi anno dato dellle spinte ma io facccio lindifferente io non dico che devi piccchiare anche te ma il consiglio che di dò è sbattertene le scatole perchè tanto non serve a niente prendersela perchè più che te la prendi e più ti fanno mi naccce ti piacchiano e ti offendono quindi te cerca di non ascoltarli e se ti fanno violenza chiama il telefono azzzurrro loro ti posssono aiutare tranquilla ci sono passato anchio no come te però da rettta non ascoltarli tanto sono degli ignioranti che non capiscono le persone chi fà cosi stai tranquillla sarah comunque anche se non ti conosco ma ti voglio bene lostessso ciaoo e un abbracccio forte forte da luca di luccca ciaoo te voglio un mondo di bene sarina.

  5. claudia ha detto:

    Ciao,
    io sono una mamma di una bimba di 5 anni che va a scuola dalle suore. Sono vittima di bullismo da parte di altre 3 mamme della classe. Una di queste è rappresentante di classe e tra i vari altri episodi, a Natale ha fatto regalini a tutti i bambini da Babb Natale e ha lasciato mia figlia senza. Poi invece di chiederci scusa, mi ha aggredita, e insultata davanti a tutti e mi ha messo contro la maestra.
    Vorrei parlare con la direttrice della scuola anche in vist dell’iscrizione alla scuola elementare.
    E’ una situazione troppo penosa perchè mia figlia dice di esere affezionata ai suoi compagnetti, anche se nessuno la invita mai a parte i soliti compleanni dove hanno imposto di invitare tutti.

  6. Jessy ha detto:

    Sarah ti capisco, so cosa provi. I tre anni di medie sono stati i peggiori.. Non so neanche come ho fatto ad non essere bocciata, non studiavo ne facevo i compiti. Adesso alle superiori va meglio ma sono sempre sola con i mei genitori. In classe organizzano uscite ma io non vengo mai invitata.. Mia madre pensa che io mi trovo bene con i nuovi compagni solo perché le racconto le cavolate che si dicono e si fanno in classe tralasciando le discussioni e le prese in giro…
    Siccome per esperienza so già cosa fa mia madre se viene a sapere cosa succede in classe io preferisco non dirle niente altrimenti farebbe casini che peggiorano la situazione
    Due mie compagne di classe per lo stesso motivo hanno pensieri suicidi e una ci ha provato ma io l’ho convinta a non fare niente…
    Il preside sta fa molto rispetto a quelli delle medie però ovviamente non basta
    Diciamo che il bullismo verbale e una cosa che viene spontaneo per chi lo fa…
    In tutti i suoi che ho letto articoli trovo sempre qualcosa che mi si avvicini…
    Buona giornata

    • Rosalia Giammetta ha detto:

      Ciao, Jessy. Grazie per l’attenzione che dedichi ai miei articoli. E grazie per le parole che hai scritto a Sarah.

  7. sarah ha detto:

    tutti i giorni appena entro a scuola ce lei,quella che da 8 lunghi anni mi tormentae è lei che guida tutti come burattini contro di me,non ne posso più.
    quelle poche volte che esco di casa ce lei che si mette a urlare per strada e a screditarmi fino al punto che ho incominciato a drogarmi e a frequentare avanzi di galera un anno fa avevo pensato di suicidarmi perché è un dolore troppo grande adesso non so più cosa fare i genitori di lei sanno tutto eppure non dicono niente…io i genitori non li ho. per favore mi dia lei un consiglio sul da farsi grazie.

    • Rosalia Giammetta ha detto:

      Sarah, se nella tua scuola c’è uno psicologo, rivolgiti a lui. Consiglio banale, mi rendo conto, ma mi sembra la cosa più saggia da fare. Altra cosa possibile è parlarne con gli insegnanti.

  8. Claudia ha detto:

    Grazie per aver dato delle indicazioni, brevi, semplici e chiare.
    Claudia