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L’Alzheimer visto da chi ha l’Alzheimer

Greg O’Brien, a cui l’Alzheimer è stato diagnosticato nel 2008, quando aveva cinquantanove anni, racconta cosa significhi per lui perdere la memoria e vivere a volte su di un altro pianeta in cui nessuno può vedere o ascoltare quello che lui vede e ascolta.

Alzheimer: identità smarrite

La malattia di Alzheimer è una sindrome a decorso cronico e progressivo che colpisce circa il 5% della popolazione al di sopra dei 65 anni. Si tratta senza dubbio di una malattia invalidante, ma qual’è il dramma di chi sta vicino alle persone malate di Alzheimer e quali sono le difficoltà che incontrano soprattutto i familiari?

Nasce un figlio, nasce una mamma.

Il divenire mamma non è un evento che si esaurisce con la nascita del proprio figlio, quanto un processo che dura per sempre. Nuovi e diversi equilibri, esperienze a volte frustranti altre a volte illuminanti, domande che nascono spontanee e che esigono risposte, tutti aspetti fondamentali per conoscersi e conoscere il mondo, iniziando proprio dalla comprensione dell’evento del dare o dell’aver dato alla luce una nuova vita.

La nostra psiche non è il cervello

Sembra assurdo, ma spesso mi trovo a dover ricordare ai miei pazienti che la nostra psiche non è un organo come il fegato, i reni, lo stomaco o lo stesso cervello. Molte persone, erroneamente, continuano invece a considerarla e a trattarla come un organo qualunque e quindi solo quando si ammala perché si manifesta con segnali o sintomi dolorifici: l’ansia o gli attacchi di panico per fare un esempio.
E’ possibile aprirsi ad una nuova e diversa ricerca di senso sul nostro mondo psichico?