Autore: Gioele D'Ambrosio

Quando perdiamo una persona cara

Quando si perde qualcuno di caro tutto crolla. K.Popper diceva: “Ogni volta che muore un uomo, è un universo intero ad andare distrutto”. Si spendono molte energie nel tentativo di reagire nella maniera giusta. In realtà una maniera giusta non c’è. La ferita aperta dal lutto, come tutte le ferite, ha bisogno di tempo per potersi rimarginare.

L’ottimismo è il profumo della vita!

L’essenza dell’ottimismo non è soltanto guardare al di là della situazione presente, ma è una forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi…

Rifiuto del contatto fisico

Il contatto fisico tra due persone può assumere significati diversi, a seconda delle persone coinvolte. Alcune di esse schivano i baci sulla guancia, gli abbracci o evitano i luoghi affollati dove il contatto tra le persone è quantomeno inevitabile. Nervosismo, angoscia, senso di soffocamento sono le sensazioni che solitamente assalgono chi rifugge il contatto fisico. Sentire che l’altro ha superato la distanza di sicurezza e magari ci sta abbracciando spontaneamente anche solo per dimostrare riconoscenza, ci crea disagio, imbarazzo, fastidio, malessere: è come sentirsi nudi, senza protezione.