Hikikomori, o del chiudersi fuori dal mondo
Brevi pensieri sulle persone hikikomori, che scelgono di isolarsi dalla vita sociale per mesi o anni, sulle cause di questa decisione, sullo stigma.
Adolescenza / Sto male / Tecno
di Rosalia Giammetta · Published 10 Febbraio 2015 · Last modified 9 Febbraio 2015
Brevi pensieri sulle persone hikikomori, che scelgono di isolarsi dalla vita sociale per mesi o anni, sulle cause di questa decisione, sullo stigma.
Una delle sue funzioni più utilizzate è quella di “postare” il proprio stato sul proprio profilo. I numeri parlano chiaro: stiamo parlando di più di trenta milioni di post in un’ora che sfruttano questa modalità. Ma la cosa non finisce qui, questi post sono informazioni che non si dimenticano così facilmente.
Nel futuro avremo dei soldati robot in grado di decidere in modo autonomo, senza la necessità di intervento umano, se uccidere o no? È una sconcertante possibilità su cui le Nazioni Unite hanno discusso qualche settimana fa a Ginevra.
Abbiamo bisogno di sempre più tempo libero. Ma perché? Per fare cosa? Per consumarlo, riempiendolo di tecnologia e di merci.
A dispetto delle paure dei genitori, il pericolo più grande per gli adolescenti su Facebook non sono gli adulti ma i coetanei che si servono di Facebook per aggredire, offendere, umiliare, che fanno cioè cyberbullismo.
I libri elettronici sono sempre più diffusi. Davvero non c’è differenza tra leggere un libro sul Kindle o sul monitor del computer e leggerlo nel tradizionale formato cartaceo?
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Sarà l’occasione per fare esperienza di cosa voglia dire prendersi cura di se stessi.