Dizionario di quipsicologia.it – lettera D – da Delirio a DSM

A | B | C | D | E | F | G | H | I | J | K | L | M | N | O | P | Q | R | S | T | U | V | W | X | Y | Z

 

D

  • Delirio
  • Depressione
  • Diffusione di responsabilità
  • Dislessia
  • Dissonanza cognitiva
  • Disturbi del comportamento alimentare (DCA)
  • Disturbo di personalità
  • Disturbo antisociale di personalità
  • Disturbo bipolare
  • Disturbo borderline di personalità
  • Disturbo da deficit di attenzione e iperattività
  • Disturbo dissociativo dell’identità
  • Disturbo narcisistico di personalità
  • Disturbo istrionico di personalità
  • Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità
  • Disturbo paranoide di personalità
  • Disturbo post-traumatico da stress
  • Disturbo schizoide di personalità
  • Doppio legame
  • DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders)

Delirio

Credenze non basate sulla realtà e mantenute a dispetto dell’assenza di evidenza concreta.

 

Depressione

Stato dell’umore caratterizzato da mancanza di piacere per le cose che si fanno o si potrebbero fare (anedonia), mancanza di energie, pessimismo, tristezza, sensazione di essere inutile, difficoltà di concentrazione.

 

Diffusione di responsabilità

Fenomeno che può verificarsi nelle situazioni di emergenza, ad esempio un incidente, in cui la presenza di molte persone fa sì che la persona singola si senta meno responsabile e meno coinvolta. Una delle conseguenze della diffusione di responsabilità è che non viene prestato aiuto a chi è in difficoltà, perché ciascuno pensa che potrebbero essere gli altri a intervenire.

 

Dislessia

È un disturbo dell’apprendimento relativo alla lettura e alla scrittura. Chi è affetto da dislessia ha difficoltà a leggere e scrivere in modo corretto e fluente, dato che, ad esempio, inverte le lettere e i numeri (21 anziché 12; la anziché al) o sostituisce una lettera con un’altra (m al posto di n; b al posto di d).

 

Dissonanza cognitiva

Teoria formulata dallo psicologo statunitense Leon Festinger nel 1957, per descrivere la tensione che si crea in una persona che sostiene idee o emozioni che sono contraddittorie. L’esempio classico è quello del fumatore che sa che il fumo è nocivo per la sua salute ma che al tempo stesso ama fumare.

Disturbi del comportamento alimentare (DCA)

Disturbi in cui il rapporto tra le persone e il cibo è gravemente alterato. Ne fanno parte l’anoressia e la bulimia.

I disturbi del comportamento alimentare insorgono durante l’adolescenza e, nella maggior parte dei casi, riguardano le ragazze. Oltre ad avere origini psicologiche individuali, i Disturbi del comportamento alimentare presentano cause culturali e sociali: sono infatti diffusi soprattutto nei paesi industrializzati, dove vi è abbondanza di cibo e la magrezza è considerata un valore.

 

Disturbo di personalità

Un modo di vedere se stessa e gli altri, di pensare e comportarsi, rigido e presente in ogni contesto di vita (lavoro, matrimonio, amicizie, etc.), che danneggia il funzionamento sociale di una persona.

Disturbo antisociale di personalità

Disturbo di personalità caratterizzato da comportamenti che calpestano i diritti degli altri, le regole sociali, la legge. La persona con disturbo antisociale commette reati, mente, è spesso violenta, senza sentirsi in colpa. È un disturbo che si manifesta prevalentemente nei maschi.

 

Disturbo bipolare

Disturbo caratterizzato dall’alternanza tra episodi depressivi e maniacali, intervallata da periodi in cui la persona funziona normalmente.

 

Disturbo borderline di personalità

Disturbo di personalità caratterizzato da relazioni instabili e molto intense, paura di essere abbandonati, rabbia cronica, senso di solitudine. La persona con disturbo borderline è spesso imprevedibile e impulsiva, con oscillazione nell’umore e nell’autostima. Può inoltre tagliarsi o farsi del male in altro modo, ricorrere a droghe e alcool o avere rapporti sessuali promiscui.

 

Disturbo da deficit di attenzione e iperattività

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD, acronimo dell’inglese Attention Deficit/Hyperactivity Disorder) è un disturbo caratterizzato da grande difficoltà a concentrarsi su qualcosa e a organizzarsi per portare a termine un compito e/o dall’incapacità di controllare i propri impulsi, riflettere prima di agire, stare fermi a lungo: ad esempio, a scuola, un bambino con disturbo da deficit di attenzione e iperattività passa da un compito a un altro, senza ultimarne nessuno, non riesce a seguire le spiegazioni dell’insegnante né ad attendere il suo turno durante i giochi, risponde senza pensare, sembra disinteressato a ciò che fanno i compagni, è disordinato e spesso perde matite, pennarelli, libri etc., fa fatica a rimanere seduto al suo posto, si alza, chiede di uscire, poi cambia idea.

Esistono anche livelli normali di iperattività, impulsività e instabilità dell’attenzione e, secondo il DSM, affinché si possa parlare di disturbo, questi aspetti devono essere presenti a un punto tale da impedire lo svolgimento delle attività quotidiane e per un periodo superiore a sei mesi.

 

Disturbo dissociativo dell’identità

Disturbo di personalità in cui due o più identità coesistono all’interno della persona. In precedenza il disturbo dissociativo dell’identità era indicato come disturbo di personalità multipla.

 

Disturbo istrionico di personalità

Disturbo di personalità caratterizzato da emotività esagerata, costante ricerca di attenzione, seduttività, bisogno eccessivo di approvazione. La persona con disturbo istrionico è egocentrica, esprime le sue emozioni in modo teatrale e superficiale, si fa suggestionare dagli altri.

Disturbo narcisistico di personalità

Disturbo di personalità caratterizzato da un costante bisogno di essere ammirati, dal sentirsi esageratamente importanti, dall’assenza di un autentico interesse per le altre persone e scarsa empatia.

 

Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità

Disturbo di personalità caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni che si presentano con intensità e frequenza tali da dilagare in ogni contesto di vita della persona.

 

Disturbo paranoide di personalità

Disturbo di personalità caratterizzato da estrema sfiducia e sospettosità verso le altre persone, tanto che le intenzioni di queste ultime vengono sempre interpretate come cattive, anche in assenza di dati concreti. Chi presenta un disturbo paranoide crede di essere sfruttato, tradito o ingannato, non si fida di nessuno né si confida con gli altri per paura che le informazioni possano essere usate contro di lui, porta rancore e spesso si lamenta e fa scenate aggredendo il partner, amici, colleghi.

 

Disturbo post-traumatico da stress

Disturbo d’ansia caratterizzato dal ritorno del ricordo dell’esperienza traumatica (violenza, incidente, terremoto, etc.) nei sogni o in flashback.

 

Disturbo schizoide di personalità

Disturbo di personalità caratterizzato dal disinteresse rispetto all’avere relazioni intime con gli altri, aspetto che fa sembrare la persona con disturbo schizoide fredda o distaccata. Chi presenta un disturbo schizoide spesso preferisce attività che possono essere fatte da soli, dimostra scarso interesse per le esperienze sessuali con un’altra persona, sembra indifferente a lodi e critiche.

 

Doppio legame

Concetto introdotto dall’antropologo britannico Gregory Bateson negli anni Cinquanta del Novecento. Il doppio legame è la situazione di profondo dilemma vissuta da una persona che riceve richieste opposte o messaggi dal significato contraddittorio: la persona, qualsiasi cosa sceglierà di fare, sbaglierà. Ad esempio, la madre invita il figlio ad abbracciarla e, quando il figlio sta per farlo, la madre si allontana.

DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders)

È il “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali” dell’Associazione Psichiatrica Americana. Diffusissimo a livello internazionale, il DSM consente di formulare una diagnosi di disturbo mentale esaminando diverse aree di informazioni raggruppate in cinque Assi:

  • l’Asse I: disturbi clinici e altre condizioni che possono essere oggetto di attenzione clinica;
  • l’Asse II: disturbi di personalità e ritardo mentale;
  • l’Asse III: condizioni mediche generali;
  • l’Asse IV: problemi psicosociali e ambientali;
  • l’Asse V: valutazione globale del funzionamento.

Il DSM è stato redatto per la prima volta nel 1952 ed è giunto nel 2000 all’edizione attualmente utilizzata, la IV-TR (Text Revision). Ciascuna edizione ha aggiunto o eliminato disturbi mentali: ad esempio, il DSM-IV, nel 1994, ha espulso l’omosessualità dall’ambito della psicopatologia.

Nel maggio 2013 è stato ultimato il DSM-5.