Come l’esperienza infantile dei genitori influenza i propri figli

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psicologia genitori bowlby ainsworth attaccamento sicuroEsistono, naturalmente, molti dati clinici sul fatto che i sentimenti e i comportamenti di una madre nei confronti del figlio sono profondamente influenzati anche dalle sue precedenti esperienze personali, specialmente quelle che ha avuto e che può ancora avere con i propri genitori; è, sebbene in relazione dell’atteggiameto del padre, i dati clinici siano meno abbondanti, quelli che abbiamo puntano chiaramente verso la stessa conclusione,

Su questo argomento i risultati di studi sistematici su bambini piccoli sono impressionanti: si dimostra che inizia molto presto l’influenza che i genitori esercitano sul modo in cui i figli svilupperanno il modello comportamentale del “prendersi cura di“. Per esempio, i ricercatori hanno scoperto non solo che aiutare e confortare gli altri quando sono addolorati è uno schema di comportamento che si sviluppa di solito fin dal secondo anno di vita del bambino, ma anche che la forma assunta da tale schema viene molto influenzata da come la madre tratta il suo bambino. I bambini ai cui segnali le madri rispondono con sensibilità e fornendo un confortevole contatto corporeo, sono quelli che ripondono più prontamente e nel modo più appropriato alle sofferenze altrui. (n.b. il ruolo esercitato nell’infanzia dallo stretto contatto fisico con la madre è stato studiato specialmente dalla Ainsworth, la quale riporta che i bambini che sviluppano un’attaccamento sicuro nei confronti della madre sono quelli che, nella prima infanzia, vengono tenuti in braccio più a lungo, in modo tenero e affettuoso). Non infrequentemente, inoltre ciò che un bambino fa in tali circostanze è una chiara replica di quello che ha visto fare e/o sperimentato da parte di sua madre…

Il punto che desidero sottolineare è che gli studi forniscono una chiara dimostrazione del fatto che le donne la cui infanzia è stata disturbata tendono a instaurare meno interazioni con i propri bambini di quanto non facciano le madri che hanno avuto un’infanzia più felice – in un periodo della vita del loro bambino in cui la quasi totalità delle interazioni è determinata dalla madre.

Dimostrazioni chiarissime di come l’esperienza dell’infanzia svolga un ruolo enorme nel determinare, in anni successivi, il modo in cui un genitore tratterà suo figlio provengono da studi sui genitori che hanno matrattato fisicamente i propri figli. U quadro tipico comprende un infanzia in cui le cure parentali sono state, nel caso migliore, irregolari e nel caso peggiore completamente assenti, in cui le critiche e il biasimo erano frequenti e amari, e in cui i genitori o i genitori acquisiti si sono comportati con violenza l’uno contro l’altro e tal volta, sebbene non sempre, contro i figli.

Tratto da: Una base sicura. Apllicazioni cliniche della teoria dell’attaccamento – John Bowlby


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Gioele D'Ambrosio

Psicologo, psicoterapeuta. Esperto in disturbi d'ansia e dell'umore, attacchi di panico, dipendenze affettive, supporto alla genitorialità e alla famiglia. Conduce gruppi per la crescita personale, lo sviluppo della consapevolezza e della spontaneità. Leggi gli altri articoli di Gioele D'Ambrosio.

3 Risposte

  1. Francesco Minelli ha detto:

    Articolo interessante, ci sarebbe da ampliarlo notevolmente. Sarebbe da citare anche l’autore della teoria dell’Attaccamento e cioè John Bowlby.

    Un saluto!

    Dott. Francesco Minelli

    • Cristiana Milla ha detto:

      CAro Collega, il brano è tratto da un libro di John Bowlby! il riferimento è correttamente citato alla fine dello scritto 🙂

  2. Paolo ha detto:

    Ho una madre protettiva e un padre giudicante anche lui protettivo . Bè mia madre ha vissuto una felice infanzia , penso che il ricordo della sua infanza le abbia condizionato tutta la vita . E’ ancora in cerca di quella felicità che non è più riuscita a trovare , in se stessa.
    Mio padre ha vissuto la mancanza di un padre ..mio nonno viaggiava per lavoro quindi poco presente ..(Come lo è stato per me …Nei primi anni della mia vita e da adolescente mio padre è stato poco presente anche lui viaggiava per lavoro) .Solo la madre si prendeva cura di lui e suo fratello ..Mia padre penso che creda che sua madre abbia voluto più bene a suo fratello…Ho sempre avuto questa sensazione da quello che mi raccontava. Il suo comportamento rispecchia quello di sua madre con lui .
    Io non assomiglio ne a mio padre e a mia madre voglio dire che la mia infazia non ha per nulla influito sulla mia vita e sul il mio modo di comportarmi .I miei genitori non mi hanno condizionato ho fatto di testa mia .Anche se venivo giudicato a volte pesantemente . Non mi interessava quell’opinione ..cosi è stato…A miei genitori voglio molto bene avranno i loro difetucci ma allabfine sono proprio quei difetti che si ricordano che si apprezzano ..

    PS : Scusate se continuo a postare commenti ..ma sono a casa in malattia ..il vostro blog mi tiene compagnia