L’invidia è un meccanismo che mettiamo in atto quando ci sentiamo diminuiti dal confronto con qualcuno, con quanto ha, con quanto è riuscito a fare. Diciamo che è un tentativo alquanto maldestro di recuperare la fiducia, la stima in noi stessi svalutando l’altro. Quali sono i sintomi dell’invidia? E come si esprimono?
Numerosi studi clinici dimostrano come l’influenza che i genitori esercitano sul modo in cui i figli cresceranno inizia molto presto. Ci sono dimostrazioni chiarissime di come il comportamento dei genitori sarà determinante nella crescita dei propri figli.
Essere genitore con successo significa lavorare molto duramente. Occuparsi di un neonato o di un bambino che fa i primi passi e un lavoro che impegna ventiquattro ore al giorno per sette giorni alla settimana, e che spesso crea molte preoccupazioni. E anche se il carico di lavoro si allevia un po’ man mano che i bambini crescono, se si vuole che crescano bene è ancora necessario fornire loro moltissimo tempo e moltissime attenzioni.
La depressione post-partum interessa sia le mamme biologiche che quelle adottive.Si tratta certamente di un disturbo di natura psicologica da non sottovalutare. Un articolo che mette in evidenza come questo disagio può avere una ricaduta importante sul bambino.
La dipendenza affettiva cerca quindi di colmare quei bisogni che la persona crede di non poter colmare, per cui: ha un bisogno esagerato di essere approvato, ha un incapacità di compiere scelte e di prendere decisioni congrue, compensa alcune mancanze attraverso soluzioni che non sono proprie, allontanandosi sempre più da se stesso. “Non riesco a vivere nè con te nè senza di te”. Questo è il dramma di chi vive questo tipo di relazioni. Oggi, in modo diffuso chiamiamo questa modalità relazionale “dipendenza affettiva” .
A quanti di noi è accaduto di non aver avuto il coraggio di realizzare un sogno nel cassetto? E anche se una “vocina interna”, a più riprese, ci sussurrava alle orecchie una direzione, alla fine non l’abbiamo seguita. Qual è la voce che seguiamo? Siamo proprio sicuri che sia sempre la nostra? Perché per alcuni forse è accaduto che pensavano di aver realizzato il proprio sogno per poi accorgersi che era quello di qualcun altro,
Non siamo soddisfatti del nostro lavoro? A volte immaginiamo di cambiare lavoro?
L’unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l’avrai davanti
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Sarà l’occasione per fare esperienza di cosa voglia dire prendersi cura di se stessi.
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