Mal di schiena: una lettura psicosomatica

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La lombalgia, termine medico per indicare il mal di schiena, può assumere diverse forme e manifestarsi come dolori di diversa natura e localizzazione. Esistono poi due tipologie ben distinte: una forma cronica e una forma acuta. È importante quindi individuare prima di tutto la natura del dolore alla schiena di cui si soffre, chiedendo sempre e in ogni caso consiglio al medico o allo specialista. Però, c’è una novità, che arriva dalla Svezia, nella ricerca delle cause psicologiche del mal di schiena. È stato infatti messo in evidenza che nella maggior parte dei casi i dolori, che interessano tutta la schiena o solo una sua parte (cervicale, dorsale o lombare) sarebbero l’espressione locale di ansia, stress, depressione o di altri disagi psicologici piuttosto che di un problema ortopedico (artrosi, ernie discali, reumatismi, infezioni) a carico della colonna vertebrale.

Mal di schiena psicosomatico?

mal di schiena

Una ricerca effettuata dall’Università di Goteborg  ha portato alla conclusione che la lombalgia è come la colite o alcuni tipi di ulcere e cioè di origine psicosomatica. Questa conclusione arriva da un medico ortopedico, il prof.  Nachemson Alf L., direttore del dipartimento di ortopedia di Goteborg, una delle massime autorità in questo campo.   Nello specifico questo medico afferma che i dolori alla schiena o di una sua parte (cervicale, dorsale o lombare) sarebbero l’ espressione locale di ansia, stress, depressione o di altri disagi psicologici.

La spiegazione  sarebbe legata alla tensione che si accumula nelle due fasce di muscoli che sorreggono la colonna vertebrale. È conclamato che, in situazioni di tranquillità, la schiena assume un atteggiamento di riposo, fino  ad apparire quasi gobbi. Mentre, non appena riceviamo uno stimolo imprevisto ci mettiamo subito sull’attenti, i muscoli della schiena si tendono e la schiena si rettifica con il conseguente cambio di postura.

Se andiamo a studiare a fondo quest’ultima reazione risulta essere abbastanza naturale in quanto strettamente legata alla nostra evoluzione come esseri umani e quindi appartenenti al mondo animale. Invece si è notato che, quando si vive in situazioni di stress costante per via di alcune circostanze della vita (problemi sul lavoro, conflitti emotivi, conflitti familiari, stati d’ansia, eventi stressanti come la nascita di un figlio o anche solo il traffico in città), i muscoli  della schiena si tendono in maniera eccessiva fino a dar luogo ad un mal di schiena che può diventare cronico.

Lombalgia. Una possibile lettura simbolica.

Un mal di schiena cronico, dal punto di vista simbolico, può comunicarci che non ce la facciamo più a caricarci tutto sulle spalle. Per esempio, un lavoro troppo stressante o una serie di problemi a cui non ci si sottrae perché non si è capaci di dire “no”. Come dice il prof. Morelli: “Commettiamo l’errore di sottoporci a sforzi eccessivi perché non rispettiamo i limiti, abusando delle nostre energie. La sofferenza che questo atteggiamento ci provoca si esprime nella schiena, che si blocca per interrompere proprio quei comportamenti che a lungo andare potrebbero danneggiare ulteriormente la nostra salute, perché ci obbligano a uno stile di vita che non è il nostro”.

La psicoterapia fornisce i migliori risultati

Secondo lo studio dell’Università svedese, uno dei possibili metodi pe la cura della lombalgia psicosomatica è la psicoterapia. Sicuramente, tra le varie possibilità, rappresenta la strada più lunga e difficile, ma, come è stato dimostrato, è quella che produce nel tempo i migliori risultati in termini di benefici. È importante, come sempre, aver effettuato prima di tutto una diagnosi certa, dal momento che di regola prima si effettuano le diagnosi e successivamente si prescrivono le cure. Un mal di schiena muscolo-tensivo può essere espressione di un disagio psicologico, ma anche (in una minoranza di casi) di problemi medici di natura biomeccanica (differenza di lunghezza tra gli arti, scoliosi gravi, etc.). In questa caso la psicoterapia risulta inutile ai fini della cura. Per questo motivo è indispensabile verificare l’effettiva presenza di condizioni di disagio psicologico che possono avere dato luogo ad una somatizzazione.

 

 

 

Per consulenze psicologiche, psicoterapia, seminari o altre richieste, puoi scrivere a Gioele D’Ambrosio oppure telefonargli al 339.7098160.


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Gioele D'Ambrosio

Psicologo, psicoterapeuta. Esperto in disturbi d'ansia e dell'umore, attacchi di panico, dipendenze affettive, supporto alla genitorialità e alla famiglia. Conduce gruppi per la crescita personale, lo sviluppo della consapevolezza e della spontaneità. Leggi gli altri articoli di Gioele D'Ambrosio.

4 Risposte

  1. Marco ha detto:

    i dolori lombari, soprattutto cronici, interagiscono sicuramente con la depressione, anche se sono di origine organica.

  2. Paolo ha detto:

    “Mi chiedo se non sarebbe utile chiarire che ci sono mal di schiena con cause strutturali che beneficiano di interventi psicoterapici e mal di schiena psicologici che beneficiano di interventi strutturali ”

    Mi chiedo se “non” sarebbe utile.. Per me sarebbe utile chiare perché i mal di schiena con cause strutturali beneficiano di interventi psicoterapici e mal di schiena psicologici che beneficiano di interventi strutturali.

    Mi chiedo i mal di schiena causati dalla psiche (psicosomatici)hanno bisogno di un intervento psicoterapeutico?
    I mal di schiena con cause ” strutturali ” hanno bisogno di interventi di correzione posturale o per i casi più gravi interventi invasivi?

    Come si posso distinguere i due casi? E fare un giusta diagnosi per intervenire nella modalità più corretta per il paziente e che porti a una risoluzione efficace e duratura del problema ??

    Ho capito bene??

    • Gioele D'Ambrosio ha detto:

      Caro Paolo, per poter distinguire di quale caso si tratti e quindi di quale intervento sia più utile, un primo passo è quello di rivolgersi ad un medico ortopedico o un medico dello sport. Queste figure professionali ci potranno indicare se si tratti di un disagio di origine “strutturale” o psicologico-tensivo. Da qui poi si vedrà il tipo di intervento da attuare.
      Grazie per i commenti, sono contributi ben accetti.
      buona vita

  3. GABRIELE ha detto:

    Ciao,
    trovo questo articolo utile e ben fatto. da medico tuttavia pongo una questione: ad un’analisi attenta ogni mal di schiena rivela una componente strutturale “fotograficamente” evidenziabile. A questo consegue che alle persone viene subito detto che il mal di schiena deriva dalla componente strutturale. Se però osserviamo persone sane (cosa rara, ma a volte avviene) anche queste presentano alterazioni strutturali della colonna. Siamo di fronte ad un rischio di sovradiagnosi. Mi chiedo se non sarebbe utile chiarire che ci sono mal di schiena con cause strutturali che beneficiano di interventi psicoterapici e mal di schiena psicologici che beneficiano di interventi strutturali. E che dunque comprendere la causa è un conto, comprendere l’intervento più adatto per risolvere un certo mal di schiena è un altro. MA questa è la sfida del presente e non solo nel campo della lombalgia. Grazie